Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


venerdì 20 aprile 2012

The secret garden a Brera.



Al Fuori Salone milanese si scoprono cose divertenti e a volte interessanti, anche se ho un personale giudizio che non si è ancora evoluto in un pensiero strutturato e anche così poco tempo per dedicarmi a un'ugualmente strutturata esplorazione. Per me, che non sono milanese e ai saloni sempre preferisco i giardini, questo evento, in cui la città diventa una grande casa aperta un po' a tutti, è soprattutto l'occasione per scoprire o riscoprire stanze segrete o altrimenti chiuse a chiave.


L'orto botanico è una di queste. Non perché sia inaccessibile in altri momenti (è a dire il vero molto spesso aperto), ma perché è avvolto da una specie di nebbia cognitiva che lo ha fortunatamente preservato dall'attenzione dei più e da ristrutturazioni lounge di archistar di passaggio.
Sta nascosto dentro l'Accademia di Brera, è curato dal FAI, dagli studenti e dai volontari, ospita rose antiche, peonie, aromatiche, lavande, pesci rossi, ginko biloba, casette per uccelli liberi e una specola dell'800.
C'è un glicine monumentale e una delle rose banksiae più grandi che abbia mai visto, e una pace sospesa che è molto difficile trovare altrove, da queste parti. Non c'è mai molta gente e chi c'è parla piano, un po' come in una chiesa vegetale.



Lunedì sera ero a un evento chiamato The Secret Garden, con gli architetti, i designer e i giornalisti.


Molte sovrastrutture -alcune veramente sovra-dimensionate e un po' arroganti, come il tempio del marmo progettato da Zaha Hadid per il Salone, altre luminose, organiche e, sì, abbastanza suggestive, come i cocoon di vimini e carta stagnola di Paola Navone.

 Una specie di invasione di alieni, per fortuna temporanea.

 Le casette degli uccelli, quelle invece restano.

grazie a Francesca per le foto notturne

2 commenti:

Gabriella ha detto...

Bellissimo il testo e le foto, se mai verremo a Milano l'Orto botanico sarà la prima cosa che vedremo! A proposito di "giardino segreto": lo sai che s'intitola così il capitolo del libro di Elena Accati "Arte e natura - 120 giardini privati del Piemonte", in cui si parla del nostro giardino di Moline? Buon giardinaggio

giulia capotorto ha detto...

Davvero???? Lo devo avere assolutamente quel libro. Ora lo cerco in internet e me lo procuro. Sono la mia passione i giardini segreti, e credo si veda ;-)
Appena si può, vorrei venire a Moline e poi, se mi date il permesso, scrivere qualcosa sui vostri giardini magici e poetici.