Che coltivare un orto sia forse coltivare il mondo e che innaffiare un ciclamino sia un atto di resistenza sentimentale, un dire io sono qui, ora, e mi prendo cura.


mercoledì 25 giugno 2014

"Giardiniere per diletto" , giardini botanici e giardini interiori.

Fosse anche solo perché ho scoperto l'esistenza dei tussie-mussie, o per la descrizione graziata di un giardino per fate e animali, o magari per la voglia di possedere il garofano da fioristi, quello con lo stelo che dopo un po' si inchina, e preferibilmente con i petali rosa.
Fosse anche solo per questo, il libro di Lidia Zitara "Giardiniere per diletto" è per me diventato imprescindibile, tra i libri amati, tra quelli con l'anima e con i poteri magici. E non tanto (certo che sì) per tutto quello che mi ha insegnato, ma soprattutto per quello che non mi ha insegnato. 

La consapevolezza piena di gioia -tipo dover ancora scartare molti cioccolatini o avere ancora tanta fame e un'intera teglia di pizza nel forno - di quello che ho da imparare, sulle piante e con le piante.

Nel libro di Lidia Zitara si rincorrono in ordine casuale, sensoriale, sentimentale, storie così intense, complicate o struggenti, da trasformare in un attimo la percezione -sempre un po' paternalistica- di violette o rose inglese, e vederne finalmente la vera natura. Vera natura trasfigurata e mai snaturata, peraltro, ché la poesia, l'immaginazione e la filosofia presenti in ogni riga sono "al servizio" delle piante, e non viceversa. E così, ogni capitolo di "Giardiniere per diletto" apre porte su giardini interiori, ma sicuramente anche su giardini botanici (c'è differenza?).

E io ho tanto amato avventurarmici dentro e scoprire che emozioni, ricordi, rabbie, nostalgie, reveries, struggimenti, desideri hanno tutti un nome botanico, e impararlo  par coeur permette davvero di andare dall'altra parte dello specchio, o di incontrare le fate.


5 commenti:

Lidia ha detto...

mamma mia, Giulia, non so cosa dire. Grazie di questa bellissima recensione. Ma sei sicura di aver letto proprioil mio libro?

giulia capotorto ha detto...

:-) Lidia non vedo l'ora di leggere la piccola estate!

Unknown ha detto...

Che bella Giulia la tua recensione, e quanto amo i libri che sempre più fanno scorrere parallele informazioni botaniche e digressione sul vivere.
No, nessuna differenza fra i giardini botanici e i giardini interiori...
Grazie!
Flora

giulia capotorto ha detto...

Flora, grazie mille! Mi fa così piacere quello che scrivi...

Nik ha detto...

Ecco, mi hai fatto venir voglia di rileggerlo!

Speriamo che Lidia tiri fuori al più dal cassetto i romanzi che scrive e tiene lì, perchè hanno un profumo tutto particolare che tocca il profondo delle nostre sensazioni.