A
essere di poche pretese, discreti, umili e pazienti, magari si guadagna il
Paradiso, ma in Terra non granché. Finisce che tutti (persino gli stessi interessati)
diano per scontata un’esistenza opaca, una vita a basso
voltaggio, su cui la polvere si posa inesorabile, giorno dopo giorno dopo
giorno.
Succede
alle
piante da pianerottolo, illuminate da luce filtrata o artificiale, alle
piante dei cavedi e a quelle nate per nascondere i bidoni
dell’immondizia in cortili male illuminati. Succede alle piante degli
autogrill, ma anche a certe d’appartamento, pretenziose e mai amate,
doni non
graditi di cene mal digerite, condannate a vivere (lunghe) vite inutili,
grottescamente ornate da fiocchi di plastica lisi, che nessuno mai si è
preso
la briga di tagliare. Succede ai lunghi potos sfilacciati, su mensole
altissime
di pizzerie senza finestre,e a quelle impolverate di sale d’aspetto di
medici affollati
e ritardatari. In vasi troppo
stretti, mai concimate, bagnate a caso. Così poco importanti da non
meritarsi nemmeno il percorso pietoso verso il sacco dell'immondizia. Simboli di un decoro superficiale e demodé. Eppure incredibilmente attaccate alla vita, e già solo per questo meritevoli di una fugace attenzione,
e di qualche riga.
Così,
qualche
giorno fa, ho deciso che lo spelacchiato tronchetto della felicità che
mi segue da quasi 15 anni per una sorta di ineluttabilità degli eventi
(come
certe vecchie padelle rigate che ritoviamo in ogni trasloco, pronte a
quello
dopo), aveva diritto a un rinvaso. Non a molto di più, solo a un rinvaso
e a
una pioggia d’acqua corrente sulle foglie. Mi è sembrato per qualche
istante
grato ed emozionato, come le mucche liberate dagli allevamenti intensivi
dei
video di youtube. Incredule e timide, le radici hanno preso la loro
strada, e io mi sono sentita decisamente meglio per qualche minuto. Lui
chissà. Mi è parso quasi subito impolverato, asfittico e inutile come
sempre.
Ma
come dargli torto, dopo tanti anni, non è che si cambia più.
2 commenti:
Come scrivi sempre divinamente bene, Giulia!
Ma vaaaaa. Mi fa piacere, lo sai, detto da te. Proprio perché detto da te. Ti abbraccio
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